DVE TRETJINI PODPIRATA ZAKON O TUJCIH: Kako je s človekovimi pravicami?

Slovenija

Skoraj dve tretjini sodelujočih v anketi časnika Delo podpira sprejetje novele zakona o tujcih. Visoko podporo uživa tudi predvidena zaostritev režima na meji, novelo zakona o učinkovitem nadzoru meje podpira 86 odstotkov vprašanih, navaja Delo.

Da podpirajo sprejetje novele zakona o tujcih, ki sproža na domačem parketu veliko ogorčenih odzivov, še več pa iz tujine, je odgovorilo 64 odstotkov sodelujočih v anketi. Zakona ne podpira šest odstotkov vprašanih, približno toliko se jih tudi ne more opredeliti.

Večina slovenske javnosti zakona ne dojema tako, kot da posega v človekove pravice, ugotavlja Delo. Teh je skoraj polovica vprašanih (47 odstotkov), petina (22 odstotkov) jih misli, da posega v osnovne človekove pravice, tretjina pa se ni mogla opredeliti.

Visoko podporo anketirancev ima tudi predvidena zaostritev režima na meji. Novelo zakona o učinkovitem nadzoru meje podpira 86 odstotkov vprašanih, sedem odstotkov je ne podpira, odstotek več je neodločenih.

Kot argument za uvajanje zakona o tujcih se je pojavila tudi misel, da je Slovenija sredi obdobja, ko je treba žrtvovati nekaj svobode, da bi zagotovili več varnosti, izpostavlja Delo. 37 odstotkov vprašanih se svobodi ni pripravljenih odreči na račun večje varnosti, 33 odstotkov pa jih je odgovorilo, da bi se bili delno pripravljeni odreči svobodi, da bi bili bolj varni. S podvprašanjem, kaj je zanje pomembnejše, varnost ali svoboda, več kot polovica vprašanih meni, da sta pomembni obe vrednoti, dobra tretjina, da je pomembnejša varnost, slaba desetina pa, da svoboda.

Naročnik ankete je uredništvo Dela. Spletno anketiranje je na reprezentativnem vzorcu 504 odraslih državljanov med 11. in 13. januarjem opravil oddelek za tržne raziskave Delo Stik.

Nekatere občine razburja tudi nameščanje prosilcev za mednarodno zaščito v stanovanjih pri zasebnikih. Da to ni primerna rešitev, meni 43 odstotkov vprašanih, 35 odstotkov je takšnih, ki menijo, da to sicer ni najboljša, a je trenutno ustrezna rešitev, 15 odstotkom pa se zdi nameščanje azilantov po stanovanjih primerna rešitev.

Na vprašanje o ukrepih Slovenije v odnosu do beguncev v begunski krizi je dobrih 40 odstotkov vprašanih odgovorilo, da je vlada ukrepala primerno. Na drugi strani jih 37 odstotkov meni, da je slovenska država ob begunsko-migrantski krizi ravnala preblago, da so bili ukrepi premili. Najmanjši delež (13 odstotkov) jih je menilo, da so bili ukrepi pretirani.

 

Deli novico:

poglejte  |  16 .01. 2017 ob  17: 03
si politko Češke, Poljske Madžarske, Slovaške. Vse te države so rekle ne uvozu migrantov, rekle so ne muslimanom in islamizaciji njihovih džav. Mi pa kot ponavadi lezemo v rit Bruslju. Naj sprejmejo še strožjo zakonodajo in pokažejo, da jim je mar lastnega naroda in naših pravic. Škoda, ker ni Putin naš predsednik, on bi hitro naredil red. Od naših šalabajzerjev ni kaj dosti pričakovat. Še ene trte in vina ne zmorejo zaščitit pa bodo nas ljudi?
lino |  16 .01. 2017 ob  14: 16
že večkrat slišal da sprejetje novele zakona o tujcih, sproža na domačem parketu veliko ogorčenih odzivov, še več pa iz tujine, vendar nimam občutka, da bi na domačem parketu bilo veliko ogorčenih odzivov, saj kot kaže anketa, večina na domačem parketu, te ukrepe podpira. Prav tako pa je smešno govorit o tem, da še več ogorčenih odzivov prihaja iz tujine. Od kod pa? Pa saj imajo glede tega vsi bol restrektivno politiko in zakonodajo, pa še ograjo oz. ovire in uvedbo poostrenega nadzora znotraj schengenskih mej so ovedli prej kot SLO, tako, da verjetno gre samo za propagando manjšine.
SoVraG |  16 .01. 2017 ob  12: 54
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=1597

BASTARDI RECIDIVI. CI RIDARANNO HITLER.



Quelle che seguono sono parole oggi, dopo Brexit e Trump, di un’importanza incommensurabile: “Una linea diretta unisce la follia dell’iperinflazione tedesca al Terzo Reich… In quei giorni la negoziante che senza battere un ciglio chiedeva 100 milioni di marchi per un uovo, dimostrava che nulla più al mondo l’avrebbe potuta scioccare… Fu durante la crisi che i tedeschi persero la capacità di confidare in se stessi, e impararono ad aspettarsi ormai qualsiasi cosa dalla politica, dallo Stato, dal destino… I milioni che furono allora rapinati dei loro stipendi e risparmi, divennero le masse con cui lavorò Goebbels”. (Thomas Mann)

E io faccio eco alle parole del grande letterato quando vi avviso qui, come faccio da almeno 16 anni, che una linea diretta unisce oggi la furia sommessa di centinaia di milioni di occidentali con l’avvento del prossimo Adolf Hitler. Trump, Le Pen, Hofer, Orbán, Petry, o Wilders sono per adesso solo il primo tratto di quella linea.

Ho scelto il disastro della Repubblica di Weimar non a caso, sapendo benissimo che è un’amplificazione delle condizioni semi-disperate delle centinaia di milioni d’occidentali di cui parlo, ma l’ho scelto perché nelle parole di Thomas Mann c’è tutto quello che dovete sapere per aver terrore, già oggi, per i vostri bambini. Ma, idealmente, c’è tutto quello che dovete sapere per agire ora! E cosa c’è nelle parole di Mann? Soprattutto questo: quando i popoli si sentono TRADITI e ABBANDONATI AL FREDDO proprio dalle classi politiche che dovrebbero proteggerli, o dai sistemi internazionali che dovrebbero proteggerli, dopo un lungo tempo essi si gettano per esasperazione nelle mani del VENDICATORE, quello che poi fa l’Apocalisse.

Torniamo a Mann.

La negoziante tedesca divenuta allora anima di cuoio, ormai impossibile da scioccare, rappresenta i milioni di noi che ormai neppure più spostano un gomito dal divano di fronte alla morte dei redditi, delle pensioni, di ogni singolo diritto che fino a ieri sembrava scontato;

non spostano più un gomito di fronte alla chiara consapevolezza che i bambini che gli stanno giocando in cucina saranno servi delle gleba, letteralmente;

non spostano più un gomito di fronte al fatto osceno che dei milionari non eletti sono il loro vero governo, che neppure sta a casa loro;

non spostano più un gomito di fronte all’evidenza scritta anche sui giornaletti di paese che il politico di casa non può più neppure par-la-re, senza il permesso di cento cravatte blu a Bruxelles o a Manhattan;

non spostano più un gomito di fronte al fatto che se si lamentano disperati vengono tranciati a metà da parole come razzista, fascista, retrogrado, nemico della modernità, ignorante bifolco che vuole ammazzare la meravigliosa gallina dalle uova d’oro delle RIFORME!

Sono centinaia di milioni oggi quelli come la negoziante tedesca di Mann, lo siamo, e ormai siamo impossibili da scioccare, non spostiamo più un gomito, ma…

… ma siamo furenti, come lo erano i tedeschi allora.

“Fu durante la crisi” scrisse Thomas Mann. Esatto, allora come oggi le crisi sono INFLITTE, fanno ingrassare i pochi, svuotano i cittadini di ogni, e qui ri-cito Mann, di ogni “capacità di confidare in se stessi”, quindi di agire con senso e coraggio. Io non sono Thomas Mann, ma questo stesso concetto lo scrissi nel settembre 2012 in un saggio chiamato La Politica della Carenza. E ci sono somiglianze agghiaccianti fra la crisi di Weimar e quella globale di oggi.

Entrambe scaturite dalla consapevole follia predatoria delle Potenze senza la minima considerazione dei costi sugli umani. Nel 1919 un giovane brillante economista della delegazione inglese al Trattato di Versailles – dove i vincitori della I Guerra Mondiale decisero le sanzioni e la spoliazione della Germania – rassegnò le dimissioni orripilato. Scrisse un volume storico chiamato Le Conseguenze Economiche della Pace, dove denunciò la follia predatoria degli Alleati, denunciò che nulla veniva fatto per l’occupazione in Europa, denunciò che il popolo tedesco sarebbe stato schiacciato delle Austerità impostegli. E predisse il peggio… infatti poi… Quell’uomo era John Maynard Keynes.

Oggi la follia predatoria della UE delle Austerità, della Finanza dei barracuda, non ha, esattamente come allora, un secondo di considerazione per i costi umani sui popoli, sulle classi medie ormai divenute straccioni, sugli anziani, sugli ammalati, sui bambini. Oggi, come allora, i vocaboli Piena Occupazione sono scomparsi anche dai sindacati! non solo da Washington o da Bruxelles. Oggi, come allora, siamo schiacciati a milioni, e già sta accadendo il peggio.

Entrambe le crisi, Weimar e quella globale di oggi, sono alimentate dalla pervicace INSISTENZA delle Potenze a ripetere gli errori micidiali e il sadismo sociale. L’economista americano Randall Wray, sempre nel parallelo fra Weimar e ora, ha scritto questo: “Il Trattato di Versailles fu una follia sanguinaria dei vincitori, ma ci ricorda adesso il comportamento della Germania della Merkel ai danni del sud Europa”. E sempre sulla pervicace insistenza nell’errore, guardate oggi cosa gracchiano la UE o ancora i Democratici americani dopo Brexit e Trump!!, recidivi fino al crimine contro l’umanità, sti mostri. Parlo di un’Europa che invece di capire il ‘Quarto Reich’ in arrivo fa le riunioni per punire Brexit e Trump, tutti a culo in aria di fronte al volto deforme di Angela Merkel. Obama, che dopo aver talmente distrutto la vita di milioni di americani da aver annientato il partito Democratico come nessuno dal 1776, ancora fa lezioncine contro “il nazionalismo populista”. E qui in Italia applaude il solito codazzo vomitevole di De Benedetti, PD, Benigni, Saviano, Severgnini, Travaglio, Vincenzo Boccia, il Sole 24 Ore…

E intanto la furia sommessa di oceani umani cresce, cresce.

E più cresce, state bene a sentire, e più tratti si aggiungono a quella linea diretta fra la sofferenza di milioni di noi e l’Apocalisse di un nuovo Hitler. Parole avventate eh? Raccontatelo a quel giovane brillante economista inglese che nel 1919 aveva intuito e denunciato tutto.

E Apocalisse lo è perché l’abbiamo già visto quel film, abbiamo già visto a cosa poi si abbandonano i milioni di furenti, impoveriti, esclusi, ridicolizzati e ignorati quando arriva l’uomo forte. Si abbandonano alla POLITICA DELLA MANNAIA, quella che li vendica certo, ma mozza teste, diritti, ricchezza, intelligenza, compassione e civiltà senza più distinguere nulla. Thomas Mann era cittadino di un popolo che nel 1925 ancora rappresentava un apice della civiltà e della cultura mondiale. Solo vent’anni dopo divenne uno degli abomini della civiltà mondiale. Ecco dove andremo a milioni buttandoci nelle mani della POLITICA DELLA MANNAIA.

Alla fine ci ridaranno Hitler, e noi esulteremo. Certo, sempre meglio che rimboccarsi le maniche ed essere cittadini che si salvano la vita. Eh, bè, quello costa impegno… Ohhh, lo so, è vero, i Poteri ci tolgono ogni “capacità di confidare in noi stessi”, come scrisse l’immenso romanziere tedesco, ma chi l’ha detto che le pellicole devono sempre essere le stesse? E se stavolta cambiassimo copione? Eh?
muffa |  16 .01. 2017 ob  12: 18
ko bomo morali mi bežati, bodo meje zaprte tudi za nas !!!
jurij |  16 .01. 2017 ob  12: 09
@@j urij , naj ti bo. Sa lijepom njihovom.
@neumno vprašanje |  16 .01. 2017 ob  11: 46
To niso Zlovenci ampak levičarji katere večinoma sestavljajo priseljenci, migranti, jugoviči, kriminalci, lopovi, paraziti samo poglej si priimke sindikatov, raznoraznih socialnih organizacij, politikov,..
@jurij |  16 .01. 2017 ob  11: 44
-1
s Hrvaško ali z Hrvaško - kaj pa : sa Hrvaškom ? ? ... morda bi ti pa slednje delalo manj "preglavic" ? ..... ;-))
Meduza |  16 .01. 2017 ob  11: 43
Še je normalnega zdravega prebivalstva v Sloveniji upam da se na volitvah izkažejo!! Kakšen Trump v Sloveniji in Evropi bi bil nujno potreben da ne bo prepozno, če že ni.
neumno vprašanje |  16 .01. 2017 ob  11: 41
Kako je s človekovimi pravicami ?... Zlovencev človekove pravice še za Slovence ne zanimajo - zakaj bi jih potemtakem za tujce ? ? ... aja, zaradi mednarodnega "videza", demokratičnosti, lapanja po forumih, pa tko ! ... ...
jurij |  16 .01. 2017 ob  11: 32
predvsem me veseli zaostritev kontrole na meji z Hrvaško. Upam, da bodo tja čim prej postavili 4 metrski betonski zid ,